Abito a 7 Km da Grosseto centro, nei pressi del Casotto dei Pescatori e ancora non sono raggiunto (e cosi anche i miei vicini) dal vecchio doppino del cavo telefonico, tantomeno dalla connessione internet a banda larga. Problemi di centraline ormai usurate e problemi di finanziamento comunali. Oltre questo disservizio molti altri problemi caratterizzano questa periferia contadina. Nessun controllo delle forze dell’ordine, poste sempre in ritardo, cassonetti della spazzatura sempre pieni e strada del Poggiale veramente pericolosa e dissestata nella zona sud delle Strillaie.
Ma le problematiche dovute a non avere un telefono fisso in casa è una vergogna. Sento parlare di fibra ottica per Grosseto città e ancora non si è fatto niente per le moltissime abitazioni nell’immediata periferia. Perché non stiamo parlando di territorio aperto sperduto tra le colline, bensì di poderi già raggiunti in precedenza dal cavo telefonico. Dovrebbero essere revisionate le centraline telefoniche, sostituiti i cavi oramai logori e installate nuove tecnologie per riuscire a servire meglio le centinaia di abitazioni della zona.
Adesso siamo costretti, non avendo alternative, a stipulare abbonamenti super costosi verso aziende che possono garantirti una ridottissima banda larga stabile. Se si controlla lo speed test alcune volte si ragiona in Kilobyte e non in Megabyte. Anche noi “contadini” dobbiamo pagare gli f24 online e le bollette, o avere diritto a scaricare un video su you tube senza che questo ci provochi un esaurimento nervoso.
Adesso il disservizio si è incredibilmente dilatato, le richieste di banda larga in questo momento di Coronavirus sono enormi e purtroppo a farne le spese sono le minoranze. Vedere un film senza pause di buffering, la sera, su Netflix è un test di forza e determinazione. Peccato!