Non posso discutere con le persone di politica, non sono del mestiere, perdo la concentrazione dopo un minuto di polemica. E divento brutale con chi mi gravita intorno, mi innesco di energia negativa e la esplodo a chiunque non mi dia ragione. Così si comportano gli immaturi, non le persone adulte. Ho capito di essere una persona infantile quando parlo di politica su Facebook.
Mai come adesso, con la quarantena domiciliare e la solitudine, mi sento stimolato a leggere conversazioni di altre persone. Condivido nella rete fatti politici senza cognizione di causa, con una cultura basata sui copia ed incolla di altri miei simili che a loro volta copiano ed incollano. Una tristezza enorme se osservata da una posizione privilegiata, ma tant’è, di questi tempi c’è poco da volare alti, dobbiamo tutti partecipare all’involuzione del genere umano. Me compreso.
Forse siamo in questa situazione precaria perché come popolo, non abbiamo i giusti portavoce politici, il nostro governo non ci governa e purtroppo i pochi che ci provano probabilmente non ne sono all’altezza. In questo esatto momento storico dovremmo essere guidati da una mente eccezionale o da un pool di menti eccezionali. Persone che immaginino il futuro, che lo prevedano o che semplicemente lo affrontino con tutto il sapere dei nostri giorni.
Molti sostenitori del presidente del consiglio e lui medesimo fanno intendere che forse hanno sbagliato qualcosa nell’impatto con il Covid 19, continuano dicendo che impareranno dagli errori commessi e ripartiranno più consapevoli di prima… Errare è umano si ripetono. Si prendono addirittura le responsabilità delle proprie azioni. Sono soltanto parole campate in aria, chi si prende la responsabilità di uno sbaglio dovrebbe farsi da parte , o no? Alla fine Conte fa tenerezza e per questo piace alle persone, lo sentono vicino, lo percepiscono come uno di loro. Un uomo qualunque che si applica e ci prova!!!
Ma solo nel nostro paese un leader politico può parlare in tali termini. Un leader se non è un vincente non è un leader e se ne dovrebbe andare. Marchionne diceva: Un leader trova sempre una strada, un perdente trova una scusa. Le persone muoiono per scelte sbagliate e le persone si incazzano se prometti denari e poi non li consegni nei tempi proclamati. I nostri politici sono dei gran chiacchieroni e trovano scuse. Non per ultimo l’incredibile sfogo a reti unificate del nostro premier che, invece di snocciolare idee risolutive per il popolo, inveisce contro l’opposizione, in una drammatica confessione autoritaria e antidemocratica mai vista in televisione. Il popolo in generale, non ha alcun acume politico o economico-finanziario, il popolo non ha studi ne storia, secondo me non deve essere seguito nelle scelte fondamentali del paese, ma qui ci stanno prendendo troppo per i fondelli, lo capiamo anche noi persone “normali”.
Quello che vediamo nei piani alti del governo sono scenari simili a quelli che si ritrovano giornalmente su Facebook, persone che si scannano per avere l’ultima parola e diatribe sterili, per il solo mero consenso popolare.
La politica è discussione direte voi. Qualcun altro più saccente direbbe è mediazione. Non lo so cosa è, sicuramente non è niente a cui sto assistendo. Europa compresa. Chi ci ha condotto in questa Europa burocrate ci ha portato nella povertà e nella insicurezza più disarmante, con il solo feticcio dell’uguaglianza tra i popoli (tra l’altro ufficialmente naufragata), siamo alla mercé di nazioni guidate da politici più lungimiranti e scaltri dei nostri.
La colpa è solo dei nostri politici. E nostra, perché li abbiamo votati, ammaliati unicamente dal canto delle loro parole.
I grandi politici hanno tutti una sorta di identità che li unisce. La personalità e la determinazione ad un fine. Ogni leader politico (a tutti i livelli) degno di questo nome dovrebbe perseguire tenacemente il benessere per il proprio popolo e adoperarsi di ingegno per raggiungere tale scopo. Certamente non ha discapito della salute dei nostri simili, certamente non ha discapito dell’uguaglianza e la libertà, certamente non ha discapito del pianeta che ci ospita.
Comunque nel mio futuro prossimo non comprerò più un auto tedesca, non entrerò più in un supermercato cinese, non userò più Facebook per far prevalere le mie idee sugli altri e allo champagne dico che gli preferirò, da ora in avanti, il Franciacorta sempre nel mondo (peccato solo per il nome)!
E come dice Cetto La Qualunque io lo dico a voi politici nostrani e stranieri: ‘ntu culu a tutti!
Antonio