Sto pubblicando solo le moto che ho avuto e infatti dopo il sì Piaggio ecco che all’età di 17 anni mio babbo mi regala la mia prima moto, l’Aletta Rossa della Cagiva, una vera goduria per gli occhi. La casa di Varese sfornò questo modello nel 1983, denominandolo aletta rossa wsxt, con codice Cagiva 6L ed omologazione OM51073. E’ stata la prima enduro in commercio con raffreddamento a liquido, lubrificazione separata, cambio a sei rapporti ed una ottima dotazione di bordo come nelle medie cilindrate di allora.
Un vero gioiellino rosso fiammante, con la sella lunga e le sospensioni morbide si poteva portare in giro le ragazze con comodità. Infatti le sospensioni avevano all’anteriore una forcella Llobe spagnola con steli da 35mm ed escursione da 175mm. Incredibilmente nuova invece la sospensione posteriore denominata “Soft Damp”, che poteva contare su un ammortizzatore Corte & Cosso, regolabile nel precarico molla che era collegato tramite un cinematismo a progressività variabile al forcellone posteriore in acciaio. L’impianto frenante era di tipo misto con disco anteriore Brembo da 240mm e tamburo posteriore da 125mm. Le ruote erano in acciaio da 21” all’anteriore e da 18” al posteriore.
In termini di prestazioni, la potenza massima alla ruota era di 14,84 cv a 7000 giri con una velocità massima di 113, 920 km/h, una prestazione che nel 1983 rendeva la Aletta Rossa l’assoluta regina della categoria.